Il mese scorso il nostro Club si è recato in visita alla Fondazione “‘a Voce d’ ‘e Creature” voluta e creata da don Luigi all’Arenaccia per il recupero dei ragazzi a rischio tra i sei e i diciotto anni e in particolare per quelli che si sono allontanati dalla scuola. I frequentatori sono più di cento suddivisi nelle due sedi di Pompei e Castellamare di Stabia. La Fondazione organizza lezioni di recupero scolastico, laboratori musicali (batteria, piano, chitarra) e teatrali, corsi di informatica, danza, sport e di formazione e lavoro.
Oltre alla Laurea e alla Specializzazione in Teologia Spirituale nel 2007 si Laurea in Scienze Sociali.
Dal 2004 Parroco in Forcella nella Chiesa di San Giorgio Maggiore dedica la sua attività principalmente ai bambini che hanno la parrocchia come unico punto di aggregazione e di alternativa alla strada. Si adopera e promuove, tutti i pomeriggi, un doposcuola e si impegna per il riscatto civile e sociale del quartiere creando corsi di informatizzazione, musica, ballo, canto e laboratori di teatro.
Il periodo di permanenza a Forcella è stato segnato dal tragico evento, avvenuto il 27 marzo del 2004, dell’uccisione di una ragazzina di quattordici anni, Annalisa Durante, trovatasi per caso a passare nel luogo dove era in atto un agguato camorristico; ignorando gli inviti a mantenere un profilo basso, don Merola durante l’omelia del funerale della ragazzina attacca duramente la camorra e, pur fatto oggetto di minacce, ha proseguito la sua opera di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata. Successivamente è stata aperta una scuola che tuttora porta il nome di questa ragazza.

Questi sono solo alcuni degli atti che hanno dato inizio al calvario di don Luigi.
Nello stesso anno, viene intercettata la frase di un camorrista: “lo ammazzerò sull’altare”: è proprio tale frase che segna l’inizio della vita blindata del parroco.
Nel 2004 infatti gli viene assegnata la scorta, che don Luigi Merola ama definire “i miei angeli terreni”.
Ha descritto la sua situazione in un libro, “Forcella tra inclusione ed esclusione sociale”.
Nel 2007 lascia il posto “in trincea” per trasferire il suo impegno a Roma con il Ministero dell’Istruzione che lo nomina dirigente dell’Ufficio III presso la Direzione per lo Studente con l’incarico di promuovere la legalità in tutte le scuole di ogni ordine e grado, incarico che dura fino al settembre 2008.
Dall’anno successivo gli viene assegnato un incarico di studio per la promozione della legalità nelle scuole e il contrasto alla dispersione scolastica.
Ha interpretato sè stesso nel film “L’Amore buio” di Antonio Capuano in una scena in cui tiene un discorso al carcere minorile di Nisida.
Ha pubblicato nel 2011 il libro “Il cancro sociale: la camorra” edito da Guida.
Nel 2012 pubblica assieme a Marcello D’Orta il libro “A voce de creature” edito da Mondadori.
Nel 2013 pubblica “I bambini di Napoli” edito da Graf.
Nel 2013 ha curato la raccolta “Storie di ragazzi tra legalità e camorra” Narrativa, testimonianze e teatro (Guida).
Nel 2014 si occupa della presentazione del libro “Soldati di Pace”, del giornalista Vincenzo Rubano presentato alla Camera dei Deputati dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Luca Lotti il 25 giugno 2014.
Nel 2016 viene pubblicato da Guida Editori l’ultimo libro denuncia: “La Camorra Bianca”.
Innumerevoli sono i riconoscimenti attribuitigli inclusa la nostra Paul Harris: Premio Roberto Sanseverino, Premio Donato Carbone, Premio Paolo Borsellino, Cavalierato al Merito della Repubblica.
Alfonso Marra