Si tiene nel mio studio professionale in Piazza Roma. Sono assistito dall’infaticabile ed onnipresente segretario del Club Francesco Pace.
Incomincio a snocciolare, quasi d’impeto, i dati statistici: 50 soci più 5 soci onorari che, come di consueto, verranno riproposti all’inizio del nuovo anno rotariano; l’obiettivo di contenere, al meglio, la fisiologica flessione del numero dei soci ordinari, contando in un incremento di due, tre unità; la nomina, già effettuata, dei quattro Presidenti di commissione, con l’auspicio della nomina di due membri per ogni commissione per iniziare un proficuo lavoro.
Nella mia lunga marcia di avvicinamento alla enunciazione dei progetti distrettuali, che attendiamo di conoscere con dovizia di particolari, e dei progetti del nostro club, sono, a giusta ragione interrotto dall’assistente, solo per ricordarmi l’importanza per i rotariani di essere sempre connessi, tra di loro e con il mondo. Perché far crescere il Rotary, anche attraverso la fondazione di nuovi club e, in particolare, del Rotaract, significa incrementare i servizi alla comunità. “Mai”, ammonisce, “sostituire un socio dimissionario con un altro solo per mantenere invariato il numero totale dei soci”. Ci ricorda l’importanza del reclutamento di nuovi soci, poiché gli aspiranti rotariani devono saper servire il proprio club ed il Distretto, al di sopra di ogni interesse personale, e costruire una visione condivisa.
Noi condividiamo.
Come fare a non condividere queste verità assolute.
Poi proviamo a snocciolare, nell’attesa di conoscere con compiutezza quelli distrettuali, i progetti del nostro Club.
Da quelli pluriennali, come i doni di defibrillatori alle società sportive (l’ultimo, in ordine cronologico, pochi giorni fa a Roccaromana, per l’individuazione ed il trattamento immediato delle aritmie cardiache minacciose) o immagini, parole e musiche per un dono (già progetto distrettuale in collaborazione con l’Aido), agli screening medici annuali nell’ambito della cardiologia, angiologia, urologia e diagnostica per immagini, resi oggi più suggestivi dall’acquisto del gazebo targato Rotary; allo scambio di opinioni e consigli con i giovani studenti delle scuole del Distretto; alla raccolta fondi per la Rotary Foundation o per la promozione del territorio, che deve essere la stessa polare di ogni buon rotariano, nei confronti del quale si indirizzeranno le nostre amorevoli cure.
Di qui, in estrema sintesi, in linea con quelli distrettuali, gli elementi distintivi della Presidenza del Rotary Club Alto Casertano 2019-2020: cultura, apertura alle donne, inserite in forza nel direttivo, ai giovani, al cui entusiasmo si chiede di veicolare i grandi temi rotariani e saper “servire al di sopra di ogni interesse personale”.
Vincenzo, a questo punto, ci dice di essere soddisfatto abbastanza e vuole interrompere l’incontro. Francesco ed io, però, lo tratteniamo per scendere nei particolari, almeno di due grosse iniziative, a beneficio del territorio, che intendiamo intraprendere subito dopo la pausa estiva.
Non senza prima aver mitigato la calura della giornata con un rinfresco.
Attilio Costarella
